DSA: Domande & Risposte
-Che cosa sono e quali sono i disturbi specifici di apprendimento?
Ci si riferisce a una precisa classe di disturbi dell'età evolutiva di natura neurobiologica, geneticamente determinati che riguardano l'apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo. La principale caratteristica dei dsa è la specificità, intesa come un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Sulla base del deficit funzionale è possibile distinguere:
- Dislessia o disturbo specifico della lettura: si caratterizza per lentezza nella lettura e minore correttezza rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata e istruzione ricevuta.
- Disortografia o disturbo specifico della scrittura: si manifesta in errori dati dal non rispetto delle regole ortografiche nella scrittura sotto dettatura o in fase di produzione di testo scritto.
- Disgrafia o disturbo specifico del tratto grafico (grafia): si caratterizza per un tratto grafico non leggibile (spesso anche da parte del bambino) e lentezza (minore fluenza) nella realizzazione dei grafemi. E' strettamente collegato al momento motorio-esecutivo della prestazione.
- Discalculia o disturbo specifico del calcolo: si manifesta un deficit legato al calcolo (fatti numerici ossia operazioni semplici operazioni o tabelline che possono essere recuperati dalla memoria in maniera automatizzata senza dover ricorrere a nessuna procedura di calcolo e algoritmi del calcolo), alle procedure ( incolonnamento, riporto, lettura e/o scrittura di numeri) e alla cognizione numerica o intelligenza numerica basale (subitizing- ossia la capacità di riconoscere rapidamente un ridotto numero di elementi-, meccanismi di quantificazione, seriazione, calcolo a mente).
Ci si riferisce a una precisa classe di disturbi dell'età evolutiva di natura neurobiologica, geneticamente determinati che riguardano l'apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo. La principale caratteristica dei dsa è la specificità, intesa come un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Sulla base del deficit funzionale è possibile distinguere:
- Dislessia o disturbo specifico della lettura: si caratterizza per lentezza nella lettura e minore correttezza rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata e istruzione ricevuta.
- Disortografia o disturbo specifico della scrittura: si manifesta in errori dati dal non rispetto delle regole ortografiche nella scrittura sotto dettatura o in fase di produzione di testo scritto.
- Disgrafia o disturbo specifico del tratto grafico (grafia): si caratterizza per un tratto grafico non leggibile (spesso anche da parte del bambino) e lentezza (minore fluenza) nella realizzazione dei grafemi. E' strettamente collegato al momento motorio-esecutivo della prestazione.
- Discalculia o disturbo specifico del calcolo: si manifesta un deficit legato al calcolo (fatti numerici ossia operazioni semplici operazioni o tabelline che possono essere recuperati dalla memoria in maniera automatizzata senza dover ricorrere a nessuna procedura di calcolo e algoritmi del calcolo), alle procedure ( incolonnamento, riporto, lettura e/o scrittura di numeri) e alla cognizione numerica o intelligenza numerica basale (subitizing- ossia la capacità di riconoscere rapidamente un ridotto numero di elementi-, meccanismi di quantificazione, seriazione, calcolo a mente).
Qual è la causa dei disturbi specifici dell’apprendimento?
I Dsa sono deficit funzionali dovuti ad alterazioni di natura neurobiologica . Non dipendono da problemi di natura psicologica (emotivi, relazionali, problemi familiari ecc.), da pigrizia o scarsa motivazione, ne da svantaggio socioculturale o strategie educative inadeguate e si osservano in soggetti con un'intelligenza nella norma o superiore. Si tratta quindi di una caratteristica personale del soggetto, presente fin dalla nascita ma che si evidenzia nel momento in cui si è esposti all'apprendimento della letto-scrittura.
La prevalenza dei Dsa in Italia oscilla tra il 2.5 e il 3.5% della popolazione in età evolutiva.
La prevalenza dei Dsa in Italia oscilla tra il 2.5 e il 3.5% della popolazione in età evolutiva.
Quali sono i disturbi che si possono presentare associati ai Dsa?
Quando una disturbo si trova in associazione con un'altro disturbo possiamo parlare di comorbilità.
La comorbilità può essere presente tra i Dsa e altri disturbi dello sviluppo (disturbi del linguaggio, disturbi di coordinazione motoria e disturbi dell'attenzione).
Le ricerche indicano inoltre una comorbilità misurabile tra il 15-40% con l'ADHD-disturbo da deficit di attenzione e iperattività- (Vio, Tressoldi, Lo Presti, 2012).
La comorbilità può essere presente tra i Dsa e altri disturbi dello sviluppo (disturbi del linguaggio, disturbi di coordinazione motoria e disturbi dell'attenzione).
Le ricerche indicano inoltre una comorbilità misurabile tra il 15-40% con l'ADHD-disturbo da deficit di attenzione e iperattività- (Vio, Tressoldi, Lo Presti, 2012).
-Che differenza c’è tra difficoltà e disturbo?
Difficoltà o ritardo: non è innata, è modificabile con interventi mirati e automatizzabile anche se con tempi dilatati.
Le caratteristiche peculiari dei Dsa in quanto disturbi sono:
- Il disturbo è innato, quindi è sempre presente nel percorso evolutivo del bambino.
- La modificabilità, anche con esercizi specifici è modesta.
- I semplici adattamenti didattici non sono sufficienti a migliorare il quadro clinico.
- La prestazione è resistente all'automatizzazione (ciò significa che i livelli di correttezza possono migliorare, mentre permane la lentezza nella velocità di lettura).
Tuttavia resistenza all'automatizzazione e modesta modificabilità non significa assenza di cambiamento o miglioramento.
Le caratteristiche peculiari dei Dsa in quanto disturbi sono:
- Il disturbo è innato, quindi è sempre presente nel percorso evolutivo del bambino.
- La modificabilità, anche con esercizi specifici è modesta.
- I semplici adattamenti didattici non sono sufficienti a migliorare il quadro clinico.
- La prestazione è resistente all'automatizzazione (ciò significa che i livelli di correttezza possono migliorare, mentre permane la lentezza nella velocità di lettura).
Tuttavia resistenza all'automatizzazione e modesta modificabilità non significa assenza di cambiamento o miglioramento.
-I Dsa sono una malattia? Si può guarire?
I Dsa sono una condizione patologica su base organica per questo rappresentano una classe di disturbi non "guaribile" in quanto persistono in modo più o meno marcato nelle diverse fasi di sviluppo fino all'età adulta. Tuttavia possono essere ridotti con interventi mirati e l'utilizzo di strategie di compensazione che permettono il raggiungimento da parte dei soggetti di elevate opportunità di apprendimento.
-Quali sono i segnali di una difficoltà o un disturbo di apprendimento?
Un genitore o un insegnante potrebbe osservare delle difficoltà di apprendimento quali:
- Un più lento sviluppo del linguaggio fin da piccolo.
- Lettura lenta, quasi sillabata ben oltre la metà della prima classe primaria, caratterizzata da molti errori quali ad esempio inversioni di lettere (p-b, f-v, b-d, m-n ecc.), difficoltà a seguire il rigo, tendenza a leggere la stessa parola in modo diverso nello stesso testo.
-Scrittura lenta, spesso incomprensibile (anche per il bambino) caratterizzata da numerosi errori ortografici e/o inversione di lettere.
- Nel calcolo si osserva una difficoltà notevole nel fare semplici calcoli (5+5, 40+40) e/o difficoltà a memorizzare calcoli automatici quali tabelline (5*5).
- Lentezza eccessiva nello svolgere i compiti a casa caratterizzata da scarsa concentrazione e attenzione che non è spiegabile dalla difficoltà del compito
- Scarsa motivazione
- Metodo di studio non efficace
Tra le altre difficoltà che si possono evidenziare vi sono la confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra, ieri/domani, mesi/giorni) e difficoltà nell'esposizione orali di contenuti complessi.
In alcuni casi sono presenti delle difficoltà nelle abilità motorie fini (come ad esempio allacciarsi le scarpe).
- Un più lento sviluppo del linguaggio fin da piccolo.
- Lettura lenta, quasi sillabata ben oltre la metà della prima classe primaria, caratterizzata da molti errori quali ad esempio inversioni di lettere (p-b, f-v, b-d, m-n ecc.), difficoltà a seguire il rigo, tendenza a leggere la stessa parola in modo diverso nello stesso testo.
-Scrittura lenta, spesso incomprensibile (anche per il bambino) caratterizzata da numerosi errori ortografici e/o inversione di lettere.
- Nel calcolo si osserva una difficoltà notevole nel fare semplici calcoli (5+5, 40+40) e/o difficoltà a memorizzare calcoli automatici quali tabelline (5*5).
- Lentezza eccessiva nello svolgere i compiti a casa caratterizzata da scarsa concentrazione e attenzione che non è spiegabile dalla difficoltà del compito
- Scarsa motivazione
- Metodo di studio non efficace
Tra le altre difficoltà che si possono evidenziare vi sono la confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra, ieri/domani, mesi/giorni) e difficoltà nell'esposizione orali di contenuti complessi.
In alcuni casi sono presenti delle difficoltà nelle abilità motorie fini (come ad esempio allacciarsi le scarpe).
-A che età è possibile fare diagnosi di Dsa?
E' possibile porre diagnosi di dislessia alla fine del secondo anno della scuola primaria, mentre per quanto riguarda la discalculia il limite è posto alla fine della classe terza della scuola primaria.
La motivazione è data dal fatto che prima di tale età le difficoltà espresse dal bambino sono spiegabili dal fatto che i processi sono ancora in fase di acquisizione e dunque non riconducibili a un disturbo specifico di apprendimento.
Tuttavia è possibile osservare precocemente eventuali difficoltà legate ai prerequisiti della letto-scrittura già intorno ai 5 anni, che possono essere un fattore di rischio per l'insorgenza del disturbo.
La motivazione è data dal fatto che prima di tale età le difficoltà espresse dal bambino sono spiegabili dal fatto che i processi sono ancora in fase di acquisizione e dunque non riconducibili a un disturbo specifico di apprendimento.
Tuttavia è possibile osservare precocemente eventuali difficoltà legate ai prerequisiti della letto-scrittura già intorno ai 5 anni, che possono essere un fattore di rischio per l'insorgenza del disturbo.
-Quali sono le figure professionali a cui rivolgermi?
E' fondamentale rivolgersi a dei professionisti con una specifica formazione nel campo dei disturbi specifici dell'apprendimento.
Compito dello specialista è:
- Effettuare una precisa raccolta anamnestica circa le principali tappe dello sviluppo del bambino e la sua storia di vita
-Valutare tramite l'utilizzo di strumenti lo stato degli apprendimenti e interpretare i risultati ottenuti
- Redare una relazione con la diagnosi funzionale del disturbo e del funzionamento dei processi cognitivi coinvolti.
- Definire un progetto riabilitativo di intervento con le indicazioni per la famiglia e la scuola in un ottica di cooperazione e condivisione.
Compito dello specialista è:
- Effettuare una precisa raccolta anamnestica circa le principali tappe dello sviluppo del bambino e la sua storia di vita
-Valutare tramite l'utilizzo di strumenti lo stato degli apprendimenti e interpretare i risultati ottenuti
- Redare una relazione con la diagnosi funzionale del disturbo e del funzionamento dei processi cognitivi coinvolti.
- Definire un progetto riabilitativo di intervento con le indicazioni per la famiglia e la scuola in un ottica di cooperazione e condivisione.
Che tipo di intervento è possibile attuare con un bambino Dsa?
A seguito dell'identificazione di una difficoltà o disturbo è compito dello specialista redare un Progetto Riabilitativo di intervento. Sulla base delle indicazioni contenute nel PARCC 2011 esso deve contenere: modalità di presa in carico, obiettivi, durata del trattamento, aree di intervento specifiche, operatori coinvolti e verifica degli esiti del trattamento.
Sono inoltre consigliati cicli di trattamento brevi e ripetuti, 2/3 volte alla settimana per 3 mesi da effettuare in ambulatorio e/o a domicilio.
Sono inoltre consigliati cicli di trattamento brevi e ripetuti, 2/3 volte alla settimana per 3 mesi da effettuare in ambulatorio e/o a domicilio.
Che cosa si intende per strumenti compensativi e dispensativi?
Le Linee Guida Dsa-12 Luglio 2012 definiscono gli strumenti compensativi "strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell'abilità deficitaria".
Le misure compensative rappresentano uno strumento che permette allo studente di raggiungere l'obiettivo richiesto sollevando l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
Gli strumenti compensativi più noti sono: la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
E'consigliato l'utilizzo degli strumenti compensativi quando:
a) vi è una limitazione importante dell’autonomia rispetto alle esigenze personali e le richieste ambientali, in particolare quelle scolastiche, ad es. nelle verifiche che richiedono molta lettura e scrittura e nello studio e produzione di testi in caso di dislessia, disortografia o disgrafia; quando vi è una compromissione importante nelle abilità numeriche e/o di calcolo,
che ne limitano l’utilizzo in compiti logico/matematici più complessi;
b) non sono sufficienti semplici adattamenti didattici, ad es. fornire più tempo per le verifiche scritte;
c) c’è la possibilità di un training di formazione personalizzata all’uso in autonomia possibilmente esteso anche ai familiari;
d) Quando c’è accordo con l’utente e i familiari per l’uso a domicilio e gli insegnanti e l’utente per l’uso in classe;
e) Quando questo utilizzo non viene percepito come stigma dall’utente;
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.
Sono consigliati quando le misure compensative non sono sufficienti per permettere una sufficiente autonomia e dei risultati scolastici compatibili con le potenzialità di apprendimento e l’impegno nello studio rispetto alle richieste ambientali (ad es. sostituzione delle verifiche scritte con verifiche orali, la valutazione del contenuto e non della correttezza ortografica nelle produzioni scritte, la scelta del carattere grafico più leggibile in caso di disgrafia, ecc.).
Le misure compensative rappresentano uno strumento che permette allo studente di raggiungere l'obiettivo richiesto sollevando l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
Gli strumenti compensativi più noti sono: la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
E'consigliato l'utilizzo degli strumenti compensativi quando:
a) vi è una limitazione importante dell’autonomia rispetto alle esigenze personali e le richieste ambientali, in particolare quelle scolastiche, ad es. nelle verifiche che richiedono molta lettura e scrittura e nello studio e produzione di testi in caso di dislessia, disortografia o disgrafia; quando vi è una compromissione importante nelle abilità numeriche e/o di calcolo,
che ne limitano l’utilizzo in compiti logico/matematici più complessi;
b) non sono sufficienti semplici adattamenti didattici, ad es. fornire più tempo per le verifiche scritte;
c) c’è la possibilità di un training di formazione personalizzata all’uso in autonomia possibilmente esteso anche ai familiari;
d) Quando c’è accordo con l’utente e i familiari per l’uso a domicilio e gli insegnanti e l’utente per l’uso in classe;
e) Quando questo utilizzo non viene percepito come stigma dall’utente;
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.
Sono consigliati quando le misure compensative non sono sufficienti per permettere una sufficiente autonomia e dei risultati scolastici compatibili con le potenzialità di apprendimento e l’impegno nello studio rispetto alle richieste ambientali (ad es. sostituzione delle verifiche scritte con verifiche orali, la valutazione del contenuto e non della correttezza ortografica nelle produzioni scritte, la scelta del carattere grafico più leggibile in caso di disgrafia, ecc.).
Che cosa è il PDP?
PDP è l'acronimo di Piano Didattico Personalizzato. Si tratta di un documento che prevede la personalizzazione del percorso didattico degli alunni con Disturbo Specifico dell'Apprendimento. Questo documento deve contenere: le strategie e le metodologie didattiche utilizzate, le misure compensative e dispensative adottate e le indicazioni per la valutazione degli apprendimenti durante le verifiche nel corso dell'anno, durante le prove Invalsi e gli Esami di Stato.
Il documento viene redatto dalla scuola, preferibilmente in collaborazione con il professionista che segue il bambino con Dsa e condiviso con la famiglia.
Il documento viene redatto dalla scuola, preferibilmente in collaborazione con il professionista che segue il bambino con Dsa e condiviso con la famiglia.
I Dsa sono tutelati dalla normativa vigente?
La legge che tutela i soggetti con Disturbi Specifici d'Apprendimento è la
n°170-8 Ottobre 2010 "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico".
Art.1 Definisce e riconosce dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia come disturbi specifici di apprendimento.
Art.2 La legge si propone di garantire il diritto all'istruzione, il successo scolastico e uguali opportunità attraverso forme adeguate di valutazione e di verifica e incrementando la comunicazione e la collaborazione tra scuola famiglia e servizi.
Art.3 La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici dal Servizio sanitario nazionale e nel caso non sia possibile da specialisti o strutture accreditate.
Art.4 Definisce la formazione dei docenti e dirigenti di ogni ordine e grado.
Art.5 Tutela del diritto all'istruzione con l'introduzione di misure compensative e dispensative e adeguate forme di verifica e valutazione.
Art. 6 Diritto dei familiari di usufruire di orari di lavoro flessibili.
n°170-8 Ottobre 2010 "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico".
Art.1 Definisce e riconosce dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia come disturbi specifici di apprendimento.
Art.2 La legge si propone di garantire il diritto all'istruzione, il successo scolastico e uguali opportunità attraverso forme adeguate di valutazione e di verifica e incrementando la comunicazione e la collaborazione tra scuola famiglia e servizi.
Art.3 La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici dal Servizio sanitario nazionale e nel caso non sia possibile da specialisti o strutture accreditate.
Art.4 Definisce la formazione dei docenti e dirigenti di ogni ordine e grado.
Art.5 Tutela del diritto all'istruzione con l'introduzione di misure compensative e dispensative e adeguate forme di verifica e valutazione.
Art. 6 Diritto dei familiari di usufruire di orari di lavoro flessibili.
Dsa e esami : a cosa ha diritto un ragazzo con certificazione di Dsa?
Prove Invalsi: La normativa prevede per l'anno 2011-2012 l'utilizzo se ritenuto opportuno, delle prove in formato elettronico o in formato audio.Tali prove devono essere richieste dalla scuola all’atto dell’iscrizione al SNV 2011‐12. Può essere previsto inoltre un tempo aggiuntivo (fino a un massimo di 30 minuti per ogni prova) e la possibilità che gli allievi con DSA svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova.
link /uploads/1/3/2/7/13270568/nota_alunni_con_part_bis_edu_2012_invalsi.pdf
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Esami di Stato per conclusione cicli scolastici
Con ordinanza ministeriale n. 41 dell’11 maggio 2012, il Miur ha emanato le istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali per l’anno scolastico 2011/2012 con particolare riferimento agli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento.
Esame patente di guida
Esame patente di guida: la circolare Prot.n. 15175 , emanata da MINISTERO DEI TRASPORTI - Direzione generale per la motorizzazione in data 6 luglio 2006 , relativa all'esame di teoria con il sistema informatico per il conseguimento della patente di guida, è stata modificata a vantaggio delle persone con DSA in data 25 ottobre 2007. Coloro che avessero bisogno della sintesi vocale possono ora usufruire senza effettuare il controllo della commissione medica come avveniva con la precedente normativa. Dal 2006 con l'introduzione della modalità informatica non è più possibile sostenere l'esame in forma orale.
link /uploads/1/3/2/7/13270568/patente_2007.pdf
Esame patentino di guida: la normativa prevede che l'esaminatore legga le domande al candidato e annoti la risposta nella scheda d'esame. Link /uploads/1/3/2/7/13270568/patentino_normativa.pdf
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Esame patentino di guida: la normativa prevede che l'esaminatore legga le domande al candidato e annoti la risposta nella scheda d'esame. Link /uploads/1/3/2/7/13270568/patentino_normativa.pdf
Università
Test di ammissione all'Università: E' prevista la concessione di tempi aggiuntivi, ritenuti congrui dall'Ateneo in relazione alla tipologia di prova e comunque non superiori al 30% in più. Nel caso di particolare gravità certificata, l'Ateneo può nella sua autonomia valutare ulteriori misure atte a garantire pari opportunità nell'espletamento delle prove.
Esami universitari: E' prevista l'applicazione di misure dispensative e compensative (privilegiare le prove orali a quelle scritte, uso di pc con correttore ortografico e sintesi vocale, tempo supplementare fino a un massimo del 30% o riduzione quantitativa, valutazione dei contenuti più che della forma).
Esami universitari: E' prevista l'applicazione di misure dispensative e compensative (privilegiare le prove orali a quelle scritte, uso di pc con correttore ortografico e sintesi vocale, tempo supplementare fino a un massimo del 30% o riduzione quantitativa, valutazione dei contenuti più che della forma).
Per i bambini con Dsa, è prevista a scuola un insegnante di sostegno?
Il sostegno scolastico è previsto per gli allievi certificati ai sensi della legge 104/92 che regolamenta e tutela
le situazioni di minorazione fisica e/o sensoriale e/o psichica tali da costituire un handicap.
I Dsa non rientrano all'interno di questa normativa, quindi la legislazione attuale non prevede per gli studenti con DSA il supporto di un insegnante di sostegno.
Tuttavia la normativa trova diversi modi di applicazione tra le diverse Regioni per cui è possibile che vengano certificati con la 104 gli studenti in caso di disturbo severo.
I Dsa non rientrano all'interno di questa normativa, quindi la legislazione attuale non prevede per gli studenti con DSA il supporto di un insegnante di sostegno.
Tuttavia la normativa trova diversi modi di applicazione tra le diverse Regioni per cui è possibile che vengano certificati con la 104 gli studenti in caso di disturbo severo.
Sono previsti degli aiuti dal punto di vista economico per le famiglie con bambini Dsa?
E' possibile richiedere l'indennità di frequenza (istituita con la legge n. 289/1990) per gli studenti in cui vi è un riconoscimento di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della minore età.
Si tratta di un assegno a sostegno dell'inserimento scolastico e sociale, prevista per i ragazzi con disabilità fino al compimento del 18° anno di età. Vi è tuttavia un differente grado di applicazione della normativa tra le regioni e in alcuni casi non viene assegnato con la motivazione che i Dsa non rientrano tra le disabilità mentre in altri casi di gravità del disturbo viene concesso.
Si tratta di un assegno a sostegno dell'inserimento scolastico e sociale, prevista per i ragazzi con disabilità fino al compimento del 18° anno di età. Vi è tuttavia un differente grado di applicazione della normativa tra le regioni e in alcuni casi non viene assegnato con la motivazione che i Dsa non rientrano tra le disabilità mentre in altri casi di gravità del disturbo viene concesso.